Private Market ed Economia Reale

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Perché investire nei private market e nell’economia reale del Paese.

L’economia italiana è in larga parte rappresentata da PMI non quotate e aziende private che hanno bisogno di capitale di rischio per crescere. In questo gli investimenti volti a favorire l’economia reale rappresentano un’opportunità e possono fornire agli imprenditori il capitale per supportare la crescita delle loro aziende e il passaggio generazionale, con ricadute positive sull’intera economia del Paese.

L’industria del risparmio gestito, negli anni, ha messo già in campo vari strumenti per investire nell’economia reale, con diverse peculiarità e diversi target di clientela, ma con in comune una caratteristica precisa: favorire l’allungamento dell'orizzonte temporale degli investimenti per allinearsi alle necessità del mondo produttivo. Diventare quindi, in maniera diretta o indiretta, azionisti e/o finanziatori di aziende non quotate che hanno come obiettivo lo sviluppo del proprio business.

In questo quadro, Eurizon si inserisce con diverse soluzioni per connettere investitori e PMI, con l'obiettivo di sostenere una crescita solida e duratura. Agli strumenti classici, come i Piani individuali di Risparmio (PIR)   tradizionali o alternativi si affiancano strumenti più evoluti, meno liquidi e pensati per gli orizzonti temporali più ampi e per questo in grado di offrire la possibilità di rendimenti aggiuntivi come gli ELTIF (European Long Term Investment Funds) o come gli investimenti nei private market, ambito in cui operiamo attraverso la controllata, Eurizon Capital Real Asset (ECRA), che ha già canalizzato verso questi mercati importanti capitali, sia da parte di investitori istituzionali sia da parte di investitori privati.

Strumenti per investire nei private market

Gli strumenti che investono nei private market sono destinati a sostenere progetti di lungo periodo, di conseguenza, sono poco liquidi e, proprio per questo, tendono ad offrire un rendimento aggiuntivo. Rientrano in questa categoria il private equity (investimenti nel capitale di rischio di imprese non quotate), il private debt (che finanzia imprese non quotate con prestiti), e altri asset alternativi come private real estate, private infrastructure e natural resources. Approfondiamone alcuni:

Private equity

Con il termine Private Equity si indicano società specializzate (tipicamente fondi) che raccolgono somme di capitale dagli investitori per poi acquisire partecipazioni in imprese e attività produttive ad alto potenziale di crescita. L’obiettivo dei fondi di Private Equity è quello di contribuire allo sviluppo ulteriore dell’azienda al fine di massimizzare la creazione di valore per ottenere una plusvalenza attraverso la successiva cessione della quota o una quotazione in Borsa che si concretizza in un orizzonte temporale di medio periodo. Le prospettive nel medio termine rimangono positive con un incremento delle masse attese al 2029 pari a $ 12tn ovvero con un CAGR* del ~12,8%1.

 

Private debt

Le società private non quotate hanno la necessità di trovare fonti di finanziamento alternative al canale bancario e il prestito diretto (direct lending) da parte di fondi specializzati, ovvero i fondi di Private Debt, potrebbero rappresentare una valida alternativa.
I fondi di Private Debt rappresentano una forma di investimento dedicata quasi esclusivamente alla categoria degli investitori istituzionali, in virtù delle caratteristiche peculiari degli strumenti in portafoglio, tra cui la scarsa liquidità. Sono investimenti in strumenti finanziari di debito negoziati in base a trattative private ed emessi da imprese. Si tratta di finanziamenti (loan) senior o subordinati, obbligazioni e altre tipologie di strumenti finanziari che si aggiungono alla componente di debito (es. warrant). A livello globale, le prospettive rimangono positive nel medio periodo: si attende un incremento degli AuM al 2029 ad un CAGR* del ~10,0%2.

 

Private Real Estate

Il Private Real Estate è composto da investimenti diretti in immobili o società immobiliari. Esso offre una garanzia reale potenzialmente durevole, affiancando una componente reddituale correlata all'andamento dell'inflazione e al possibile apprezzamento di valore dell’asset nel lungo periodo.
Il mercato globale del Private Real Estate ha registrato AuM a settembre 2024 pari a $1.612 mld (+8% vs dicembre 2024)3.

 

Private Infrastructure

Investire in infrastrutture vuol dire allocare il capitale in progetti di sviluppo e gestione di asset fisici (o società ad esse collegate) che forniscono servizi essenziali alla società e aiutano l’economia a funzionare e a crescere.
Si tratta di investimenti in settori altamente regolamentati e che si caratterizzano per una certa prevedibilità e costanza dei flussi di cassa; questi aspetti rendono tali investimenti poco correlati al ciclo economico e in grado di offrire una certa protezione dall'inflazione.
L'Italia, a livello europeo, è uno dei paesi con il maggior fabbisogno. Si consideri che il settore infrastrutture è strategico per il sistema paese: esso costituisce un fattore abilitante allo sviluppo sostenibile economico/industriale e consente il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione. Il mercato del private infrastructure ha registrato AuM a settembre 2024 pari a $1.612 mld (+8% vs dicembre 2024)4.

Strumenti per investire nell’economia reale

Al di fuori dei private market, anche gli investimenti nell'economia reale più noti sono stati pensati da un lato per rafforzare il sistema produttivo e contribuire a generare occupazione, dall’altro per offrire agli investitori diversificazione e opportunità di investimento.
Comprendono numerosi strumenti, pensati per diversi target di clientela, ma con in comune un orizzonte temporale medio lungo utile alle necessità del mondo produttivo. I più famosi sono i Piani Individuali di Risparmio (PIR), introdotti con la legge di bilancio 2017 e la cui disciplina è stata più volte aggiornata, ma emergono anche i Pir Alternativi e gli ELTIF (European Long Term Investment), ulteriori opzioni di finanziamento per aziende di piccola e media capitalizzazione. Qui le principali caratteristiche:

 


Pir tradizionali

  • Esenzione dalle imposte sui redditi finanziari generati dall'investimento e dalle imposte di successione se mantenuti almeno per 5 anni.
  • 200 mila € di investimento massimo di ogni investitore nei PIR (massimo 40 mila € l’anno)
  • Il 70%5 dell'investimento in PIR che deve essere destinato a strumenti finanziari emessi da imprese italiane o europee con stabile organizzazione in Italia
  • Il 10% al massimo del portafoglio può essere destinato a strumenti emessi dallo stesso emittente/gruppo
  • Il 30% del PIR può essere investito in qualsiasi strumento finanziario

 

Pir Alternativi

  • Come i PIR tradizionali si rivolgono a una clientela prevalentemente retail.
  • Il limite della concentrazione degli investimenti in strumenti finanziari emessi dalla stessa impresa è previsto al 20%.
  • Investono almeno il 70% in strumenti finanziari (equity e/o debito) emessi da imprese con stabile organizzazione in Italia non inserite negli indici FTSE MIB e FTSE Mid Cap o equivalenti.
  • Ampliano la gamma di prodotti, visto che si prestano a essere realizzati soprattutto tramite l’utilizzo di strumenti illiquidi: ELTIF e fondi chiusi di investimento.
  • Il Decreto Rilancio del 19 maggio 2020, convertito dalla Legge n. 77 del 17 luglio 2020, ha istituito i PIR Alternativi che prevedono un regime di esenzione dei redditi di natura finanziaria derivanti dagli investimenti detenuti per almeno cinque anni, nell’ambito di un Piano intestato a persone fisiche residenti in Italia. Il suddetto Decreto prevede inoltre un regime di esenzione dall’imposta di successione degli strumenti finanziari detenuti nel Piano medesimo.
  • È possibile detenere più di un piano individuale di risparmio alternativo. In ogni caso, le somme destinabili al Piano non posso eccedere i 300.000 euro annui e 1.500.000 euro a livello complessivo.

 

ELTIF

(European Long Term Investment Funds)

  • Sono fondi di natura chiusa introdotti dal regolamento comunitario del 2015 (Regulation EU 2015/760).
  • Sono ammissibili all'investimento attività reali di valore superiore a 10 milioni di euro, che generino un beneficio economico e sociale, e immobili commerciali o residenziali che contribuiscano alla crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
  • Non ci sono soglie minime di investimento, ma deve essere rispettato il vincolo di concentrazione: non è possibile investire più del 10% in strumenti finanziari emessi dalla medesima impresa.
  • Almeno il 70% del patrimonio dovrà essere investito in società non finanziarie non quotate sui mercati oppure quotate, ma con una capitalizzazione limitata a 500 milioni di euro, domiciliate in uno Stato dell’Unione Europea o in un altro Stato che soddisfi determinati requisiti in termini di normative su riciclaggio, antiterrorismo e fisco.

 

Le proposte di Eurizon per l’economia reale

Eurizon offre la possibilità di investire nell’economia reale attraverso diversi strumenti, che abbracciano tutte le tipologie di quelli sopra descritti.

Oltre agli strumenti classici, come i Piani individuali di Risparmio (PIR), offriamo la possibilità di approcciare il mondo dei private market attraverso i servizi messi a disposizione da Eurizon Capital Real Asset (ECRA), che si propone come polo di competenza distintivo negli investimenti alternativi e nei "private market".
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* Tasso annuo di crescita composto, acronimo anglosassone di compounded average growth rate

1 Fonte dati: Preqin “Future of Alternatives 2029” (Strategy: All; Focus: Global)

2 Fonte dati: Preqin “Future of Alternatives 2029”

3 Fonte dati: Preqin “Future of Alternatives 2029”

4 Fonte dati: Preqin “Future of Alternatives 2029” (focus: Europe)

Almeno il 25% investito in strumenti finanziari di imprese diverse da quelle presenti nell'indice FTSE MIB o altri indici equivalenti; ulteriore 5% investito in strumenti finanziari di imprese diverse da quelle presenti negli indici FTSE MIB e FTSE Mid Cap.

 

Questa è una comunicazione di marketing. Prima di adottare qualsiasi decisione di investimento ed operare una scelta informata in merito all’opportunità di investire è necessario leggere attentamente il Documento contenente le Informazioni Chiave (KID), il Prospetto, il Regolamento di gestione e il Modulo di sottoscrizione. Tali documenti descrivono i diritti degli investitori, la natura di questi Fondi, i costi ed i rischi ad essi connessi e sono disponibili gratuitamente sul sito internet www.eurizoncapital.com nonché presso i distributori. È inoltre possibile ottenere copie cartacee di questi documenti presso la Società di gestione dei Fondi su richiesta. I documenti citati sono disponibili in italiano. La presente comunicazione non è da considerarsi rivolta a persone in giurisdizioni in cui l'offerta al pubblico di prodotti finanziari o promozione e collocamento di servizi e attività di investimento non sia autorizzata o alle quali sia illegale rivolgere tale offerta o promozione. Per maggiori informazioni si prega di prendere visione delle avvertenze legali.

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