appunti di strategia
GROWTH MONITOR: stime di Nowcasting NECE - terzo trimestre: la crescita tiene, ma primi impatti dazi in Eurozona
16 ottobre 2025-5 minuti di lettura

I modelli di Nowcasting NECE relativi al terzo trimestre segnalano una tenuta della crescita nelle principali economie, ma cominciano a farsi sentire i primi effetti dei dazi, soprattutto in Eurozona.
I primi due trimestri dell’anno hanno mostrato una notevole tenuta della crescita nelle principali economie, nonostante l’elevata incertezza sui dazi USA voluti da Trump, prima minacciati, poi imposti e successivamente parzialmente congelati o rinviati.
Negli Stati Uniti il PIL ha registrato un lieve calo nel primo trimestre (-0,6% t/t annualizzato), dovuto al forte aumento dell’importazioni (che entrano nel calcolo del Pil con segno negativo) avvenuto in anticipazione dei dazi. Il calo è stato tuttavia più che compensato dal successivo forte rimbalzo della crescita avvenuto nel secondo trimestre, in cui il PIL è cresciuto del 3,8% grazie alla correzione al ribasso delle importazioni, ma anche alla spinta arrivata dai consumi e dagli investimenti.
Nell’Eurozona è avvenuto il contrario: nel primo trimestre la crescita ha accelerato il passo (a +0,6% t/t) sulla spinta dell’export, cresciuto in anticipazione dei dazi minacciati da Trump, ma anche sulla ripresa della domanda domestica. Successivamente, l’export ha corretto al ribasso. Ciò nondimeno, il PIL è comunque cresciuto leggermente nel secondo trimestre (+0,1% t/t), grazie alla tenuta dei consumi, mentre il calo dell’export è risultato comunque relativamente contenuto per via del persistere di un effetto di anticipazione delle esportazioni nei comparti non ancora sottoposti a dazi, come quello farmaceutico.
Anche in Cina il PIL ha tenuto bene mantenendosi su ritmi di crescita sopra il 5%. Ciò è stato possibile grazie a un effetto di anticipazione dell’export in vista dei dazi USA, ma anche grazie alle misure di stimolo del governo volte a sostenere i consumi.
Per il terzo trimestre le stime del PIL ottenute dai modelli di nowcasting NECE indicano una continua solida crescita dell’economia USA e di quella cinese, mentre per l’Eurozona le indicazioni sono di una crescita più debole, da ricondurre all’impatto dei dazi USA ormai entrati pienamente a regime dopo l’accordo raggiunto a fine luglio, che prevede dazi del 15% sulla maggior parte delle importazioni USA dalla UE.
I primi due trimestri dell’anno hanno mostrato una notevole tenuta della crescita nelle principali economie, nonostante l’elevata incertezza sui dazi USA voluti da Trump, prima minacciati, poi imposti e successivamente parzialmente congelati o rinviati.
Negli Stati Uniti il PIL ha registrato un lieve calo nel primo trimestre (-0,6% t/t annualizzato), dovuto al forte aumento dell’importazioni (che entrano nel calcolo del Pil con segno negativo) avvenuto in anticipazione dei dazi. Il calo è stato tuttavia più che compensato dal successivo forte rimbalzo della crescita avvenuto nel secondo trimestre, in cui il PIL è cresciuto del 3,8% grazie alla correzione al ribasso delle importazioni, ma anche alla spinta arrivata dai consumi e dagli investimenti.
Nell’Eurozona è avvenuto il contrario: nel primo trimestre la crescita ha accelerato il passo (a +0,6% t/t) sulla spinta dell’export, cresciuto in anticipazione dei dazi minacciati da Trump, ma anche sulla ripresa della domanda domestica. Successivamente, l’export ha corretto al ribasso. Ciò nondimeno, il PIL è comunque cresciuto leggermente nel secondo trimestre (+0,1% t/t), grazie alla tenuta dei consumi, mentre il calo dell’export è risultato comunque relativamente contenuto per via del persistere di un effetto di anticipazione delle esportazioni nei comparti non ancora sottoposti a dazi, come quello farmaceutico.
Anche in Cina il PIL ha tenuto bene mantenendosi su ritmi di crescita sopra il 5%. Ciò è stato possibile grazie a un effetto di anticipazione dell’export in vista dei dazi USA, ma anche grazie alle misure di stimolo del governo volte a sostenere i consumi.
Per il terzo trimestre le stime del PIL ottenute dai modelli di nowcasting NECE indicano una continua solida crescita dell’economia USA e di quella cinese, mentre per l’Eurozona le indicazioni sono di una crescita più debole, da ricondurre all’impatto dei dazi USA ormai entrati pienamente a regime dopo l’accordo raggiunto a fine luglio, che prevede dazi del 15% sulla maggior parte delle importazioni USA dalla UE.
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